Laura Boca De Giuli – Learning-based control of district heating systems
Cosa ti ha spinto a scegliere il corso di laurea magistrale in ingegneria dell’automazione e quali sono le aree specifiche che ti hanno maggiormente interessato?
La scelta della magistrale in Ingegneria dell’Automazione è avvenuta in maniera molto consapevole. Il mio percorso universitario è in realtà iniziato con la triennale in Ingegneria Gestionale, ma durante il primo semestre del secondo anno ho avuto modo di frequentare il corso di Fondamenti di Automatica e di scoprire questa disciplina così affascinante. Ciò che mi aveva colpito era la sua natura multidisciplinare: l’integrazione di matematica, fisica e informatica rispecchiava perfettamente i miei interessi scientifici. Di conseguenza, a metà del secondo anno della triennale ho deciso di passare a Ingegneria dell’Automazione, e la scelta della magistrale è stata quindi una diretta conseguenza. Le materie affrontate durante la triennale mi avevano infatti appassionato ed ero molto curiosa di approfondire durante la magistrale ambiti come la modellistica e il controllo di sistemi complessi, quali gli impianti energetici, oltre all’identificazione basata sui dati, con particolare interesse per le reti neurali.
Raccontaci un’esperienza significativa che hai avuto durante gli studi, come un progetto pratico o una collaborazione con aziende nei settori che ti interessano di più.
Ricordo con grande entusiasmo il corso di Automation and Control Laboratory, il primo interamente dedicato a un progetto pratico. È stata un’esperienza non solo formativa, ma anche emozionante e divertente, perché mi ha permesso di applicare e di vedere funzionare nella realtà molte delle nozioni teoriche apprese nei quattro anni e mezzo precedenti. In particolare, grazie allo sviluppo di un modello fisico accurato e all’implementazione di un progetto di controllo avanzato, io e il mio gruppo siamo riusciti a mantenere in equilibrio un pendolo nella sua posizione verticale inversa!
In che modo la multidisciplinarietà del corso ha influenzato le tue scelte professionali e quali opportunità di carriera pensi si possano aprire grazie alla varietà di competenze acquisite?
La multidisciplinarietà del corso e la varietà di competenze acquisite mi hanno dato il privilegio di poter scegliere tra un’ampia gamma di percorsi professionali. Ho ricevuto offerte di lavoro in diversi ambiti, dalla consulenza informatica allo sviluppo software, fino alla progettazione e al controllo di sistemi in settori come quello aerospaziale e automotive. Nonostante queste opportunità, ho scelto di proseguire la mia carriera accademica con un dottorato in Ingegneria dell’Informazione, dove la multidisciplinarietà della laurea in Automazione continua a giocare un ruolo centrale. Attualmente, mi dedico infatti a progetti che spaziano dallo sviluppo di modelli basati su intelligenza artificiale a sistemi di controllo per l’efficientamento energetico, fino alla progettazione di algoritmi di manutenzione predittiva per grandi impianti industriali.
Puoi parlarci della tua tesi di laurea magistrale? Qual è stato l’argomento trattato e come hai applicato le conoscenze acquisite durante il corso di studi alla ricerca o al progetto che hai sviluppato?
L’argomento della mia tesi magistrale è ben sintetizzato dal suo titolo: “Physics-based neural network modelling, predictive control and lifelong learning applied to district heating systems”. Anche in questo caso, il lavoro abbraccia una molteplicità di temi appartenenti a discipline diverse, ma strettamente interconnesse. Da un lato, infatti, la tesi mi ha permesso di applicare le conoscenze sulla modellazione fisica dei sistemi energetici e sulla modellazione basata sui dati per lo sviluppo delle cosiddette reti neurali basate sulla fisica. Dall’altro, ho potuto implementare tecniche di controllo avanzato e ottimizzazione per migliorare l’efficienza di un sistema energetico, con l’obiettivo di ridurne consumi e costi, in linea con la transizione energetica.


